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Home Page > PRIMI ANNI > Articolo Inserito il  16/10/2011

Sculacciare i propri bambini indurrebbe loro maggiore violenza  
Paternità Oggi - Sculacciare i propri bambini indurrebbe loro maggiore violenza

"Sculacciate? alzi la mano chi non ne ha mai data una! Uno studio americano stabilisce che le sculacciate rendono aggressivi. Mio parere personale è che non bisogna mai essere cosi categorici; ci vuole sano buon senso e istinto. I consigli che vengono dati in questo articolo sono molto interessanti. (laRedazione)"
    
I bambini che ricevono più sculaccioni intorno ai 3 anni, rispetto ai loro coetanei che non li subiscono, corrono un rischio superiore al 50% di diventare più aggressivi intorno ai 5 anni.
Ne ha parlato la dottoressa Catherine A. Taylor, durante la convention American Public Health Association di San Diego, presentando i risultati dello studio condotto dal suo team, i ricercatori della Tulane University School of Public Health and Tropical Medicine di New Orleans.

“Quando i genitori ricorrono alla disciplina, di solito cercano di insegnare ai loro bambini una lezione per aiutarli a capire e a comportarsi bene, sia nel breve che nel lungo termine” spiega la dott.ssa Taylor, che aggiunge: “Dare uno sculaccione può avere un effetto positivo immediato ma può avere conseguenze negative negli anni successivi”.

Il team della dottoressa Taylor ha osservato un gruppo di famiglie con bambini durante la prima infanzia, rilevando che l’uso frequente di metodi educativi basati sulla punizione fisica, come gli sculaccioni, a distanza di un paio di anni aumentavano nei bambini la tendenza all’aggressività o ne accentuavano i comportamenti aggressivi.
Secondo i ricercatori, bisognerebbe scegliere delle strategie educative che abbiano l’efficacia degli sculaccioni ma che non abbiamo gli stessi effetti negativi.
In pratica, la dottoressa Taylor suggerisce ai genitori di fare riferimento ai consigli dell’American Academy of Pediatrics (AAP), l’associazione che riunisce più di 60.000 pediatri americani.
Ecco i punti cardine che secondo gli esperti aiutano i genitori a impostare un approccio educativo efficace:
- Pensare prima di parlare. Se dettate una regola o fate una promessa, dovete mantenerla, essere realistici, valutare se il”no” è davvero necessario.
- Non rafforzare comportamenti e atteggiamenti sbagliati, anche se nell’immediato potrebbe tornare “comodo”. Per esempio, se il bambino fa i capricci mentre fate la spesa e per quietarlo gli date una caramella, la volta successiva in cui vi ritroverete al supermercato tenderà a fare altrettanto per ottenere quello che vuole. I bambini, naturalmente, tendono a riproporre i comportamenti che hanno sperimentato come “efficaci”.
- Essere coerenti. Si tratta di un impegno difficile: nessuno, precisano gli esperti, riesce a esserlo fino in fondo ma è importante stabilire regole e obiettivi educativi, e rispettarli. Di fronte a continui cambiamenti e tentennamenti, i bambini si confondono e vogliono a scoprire quali siano i veri limiti arrivando ad atteggiamenti di “sfida”.
- Essere attenti ai sentimenti e alla sensibilità del bambino. Cercare di capire perché il bambino si sta comportando male, significa aver praticamente risolto il problema. Suggeriscono gli esperti: fate sapere al vostro bambino che avete capito il motivo del suo comportamento. È un atteggiamento che aiuta a instaurare collaborazione e trasmette empatia. Per far questo, bisogna osservare, sforzarsi di capire se un comportamento ha un significato speciale, se deriva da gelosia, tristezza, frustrazione. Parlatene con vostro figlio facendogli intendere che avete capito il suo stato d’animo.
- Imparare dagli errori. Un consiglio che gli esperti dell’AAP danno ai genitori, anche come atteggiamento da trasmettere ai bambini. Gli errori sono opportunità per imparare. Se non siete riusciti a gestire una situazione, spiegano, andrà meglio la prossima volta, soprattutto se vi sforzate di capire dove avete sbagliato e perché. Se avete agito impulsivamente, aspettate di calmarvi, scusatevi con vostro figlio, spiegategli come intendete gestire la situazione in futuro e, naturalmente, siate poi coerenti con quanto gli avete promesso. Questo atteggiamento darà al bambino un buon modello per rimediare ai propri errori.

Fonte: Reuters Health, bimbinsalute.it



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