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Home Page > NEWS > Articolo Inserito il  02/05/2011

Dall'Afghanistan un militare italiano scrive a suo figlio  
Paternità Oggi - Dall'Afghanistan un militare italiano scrive a suo figlio

«La libertà è il segreto della felicità»: il sergente maggiore Rinaldo Logli, in missione a Herat in Afghanistan, scrive a suo figlio Matteo, ancora piccolo. E gli spiega perché ha scelto di prendere parte a una missione di pace. Il sergente Logli è uno dei numerosi soldati italiani che prestano servizio sui fronti caldi del mondo e spediscono le loro lettere a Panorama. Raccontano il perché della loro scelta di vita e chiedono di non essere dimenticati. Le altre lettere dal fronte si possono leggere su www.panorama.it.

Ciao Matteo,
sono papà, ti scrivo da un paese molto lontano, che si chiama Afghanistan. Quando leggerai questa lettera sarai già grandicello e sarò lì con te per poter ripercorrere insieme i momenti della nostra vita che non abbiamo condiviso.Qui il tempo scorre velocemente e, spesso, se ne perde la cognizione. Grazie a te, che sei sempre nei miei pensieri, mi riapproprio del tempo che altrimenti perderei di vista; sei la mia bussola.

In Afghanistan i bambini non sono fortunati come te, nei loro sguardi si scorge una sofferenza e una tristezza che fa male al cuore, ma se si guarda più attentamente si scopre una velata felicità. Questa è la loro forza, quella di sapersi accontentare di quello che possiedono, ti posso garantire che basta davvero poco, una palla fatta di stracci, un bastoncino di legno, un copertone di auto logoro, una bicicletta sgangherata.

Tutto quello che ti scrivo non deve spaventarti, deve farti capire che non basta un videogioco per rendere un bambino felice, il segreto è in una parola: libertà. Ed è proprio per questo che papà si trova qui, per aiutare tutti questi bambini a tornare a sorridere e giocare indisturbati con i loro palloncini.

Devi sapere che molto, molto tempo fa, la città dove mi trovo adesso, Herat, era nota come «la Firenze d’Oriente», ricca di cultura e piena di vita. I suoi abitanti, felici e pieni di gioia. Con il passare del tempo però, tutto questo è sparito, ora sono qui e mi impegno affinché tutto questo ritorni.

Sono sicuro che quando sarai abbastanza grande per poter leggere queste parole l’Afghanistan sarà una località fiorente e, chissà, magari riusciremo a visitarlo tutti insieme, io te e la mamma. Qui ci sono posti meravigliosi, che ti riempiono l’anima.Vedrai scorrere il tempo, seduto su una duna, con lo sguardo verso il cielo notturno che ha stelle così intense da farti pensare di poterle toccare con un dito.

Vedrai bambini giocare spensierati con i propri genitori per le vie della città.

Vedrai un popolo pieno di vita che non sarà più soggiogato ma orgoglioso e libero di esprimere le proprie idee.

Vedrai che papà non ti lascerà più solo a giocare ma sarà sempre presente nella tua vita.

Vedrai Matteo, vedrai… Ciao Matteo

blog.panorama.it



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