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Home Page > CRESCITA > Articolo Inserito il  29/06/2013

Adolescenza: il sesso, le precauzioni e la verginità  
Paternità Oggi - Adolescenza: il sesso, le precauzioni e la verginità

"N.d.R. Cercando argomenti sull'adolescenza mi sono imbattuto in un paio di articoli che trattano il sesso nell'adolescenza. Sopratutto per le ragazze. Si legge in questi articoli della precocità all'approccio sessuale, della semplicità con cui si affronta, delle poche precauzioni che si usano ma emerge anche una crescita del valore della verginità.
Si legge anche che le prime volte di queste ragazze o ragazzi, spessissimo avvengono in luoghi assolutamente non sicuri.. e allora lancio una serie di domande: non sarebbe meglio far finta di nulla e concedere la casa a questi adolescenti? non sarebbe il caso di andarsi a "prendere un gelato" per qualche ora? So che fà strano dare libero movimento alla sessualità dei nostri figli, o forse fa più strano sospettare che il sesso venga fatto nel nostro lettone anzichè nel lettino ad una piazza del figliolo/figliola? insomma come vi approcciate a questo argomento? o come credete che lo farete?"


Verginità, un termine desueto? No, l'attualità trova elementi di interesse sociale anche al di là delle soglie di età scelte dalla ragazze per fare il «salto» nella sessualità piena. E, come vedremo, spesso consapevole. Di sicuro l'amore divide le adolescenti italiane di oggi in due fazioni: almeno stando al sondaggio presentato da Alessandra Graziottin, direttore a Milano del Centro di Ginecologia dell'ospedale San Raffaele Resnati. I dati riguardano 600 ragazze sotto i 26 anni: un'adolescente su sei ha già fatto l'amore prima dei 14 anni, addirittura l'1% al di sotto degli 11; dai 15 ai 18 anni hanno già avuto la loro «prima volta» sei ragazze su dieci. E l'esperta ha aggiunto: «Capita anche di vedere ragazzine che hanno i primi rapporti prima del menarca, cioè la prima mestruazione».

Ed ecco l'altra faccia: per il 28% la verginità è sempre più «popolare»: «Rispetto a dieci anni fa, aumenta tra le ragazze l'attesa come scelta personale del giusto momento e della giusta persona, e questo è un dato molto incoraggiante», ha spiegato la Graziottin. Andiamo a vedere i motivi addotti dalle ragazze che non ha ancora avuto rapporti: c'è chi non si sente ancora pronta (38%), chi non ha incontrato «quello giusto» (29%) o chi è contraria a rapporti prematrimoniali (19%, ovvero il 6% di tutte le ragazze interpellate).

La metà di chi invece ha già avuto rapporti ha un partner più grande, «ma il prezzo da pagare - sottolinea Graziottin - è il papilloma: per i condilomi genitali causati da questo virus le ragazze hanno infatti un'incidenza di 2,5 volte superiore a quella dei maschi di pari età». Anche il luogo della prima volta ha una grande importanza: soprattutto perché una giovane su dieci ha la sua prima esperienza tra i banchi di scuola, senza averlo pianificato prima, e complessivamente oltre il 40% in un luogo che l'esperta ha definito «a rischio». «Il 57% vive la prima volta a casa propria o del partner - ha detto - ma il restante 43% lo fa in un luogo ad alto "rischio ambientale", dove corre il pericolo di essere scoperta o di subire un abuso».

Tali luoghi a rischio sono nel 19% del casi l'auto, nell'11% la discoteca o un luogo all'aperto e addirittura la scuola nel 10%. Altra nota «dolente» è il capitolo delle contraccezioni: «Non usa nessuna precauzione il 37% delle ragazze che ha avuto rapporti - ha spiegato la ginecologa - ma, per il 63% che ne usa uno il metodo scelto non è, comunque, affidabile: un terzo di queste, infatti, ricorre ad esempio al coito interrotto». Di più: «Dal secondo rapporto in poi, il 30% delle ragazze continua a non fare nulla, a non proteggersi». Fragilità e bassa autostima della ragazza, ha aggiunto la Graziottin, incidono negativamente sulla scelta del contraccettivo: questo perché, quando il partner maschio è più grande, è lui a sceglierlo o a decidere di non usarlo».
fonte: iltempo.ilsole24ore.com
articolo di Marino Collacciani

N.d.R. questo è un altro articolo trovato sempre in questi giorni, che tratta più o meno lo stesso argomento"

Giovanissimi italiani fanno l’amore per la prima volta a scuola e non usano precauzioni. Secondo uno studio della Sigo (Società italiana di ginecologia e ostetricia) per quanto riguarda le ragazze a 14 anni una su 6 ha già fatto l’amore, mentre il primo rapporto avviene tra i 15 e i 18 anni per 6 ragazze su 10. Quasi 4 su 10 non usano nessuna protezione, oppure si affidano al coito interrotto.

Un quadro di incoscienza che diventa pericolosissimo, poichè il 43 per cento delle ragazze ha almeno 5 partner diversi durante le esperienze sessuali, rendendo esponenziale il rischio di trasmissione dell’Aids.

Il sondaggio è stato realizzato nell’ambito del progetto ‘Scegli tu’, nato nel 2005 per promuovere una cultura della sessualità e contraccezione consapevole ed ha coinvolto 600 ragazze intervistate tra Milano e Roma e sul web attraverso il sito ufficiale dell’iniziativa.

Il 57 per cento del campione si è affidato al preservativo al momento del primo rapporto. Il 15 per cento ha scelto la pillola, dato che è salito al 32 per i rapporti successivi.

La totale rimozione della sessualità dalle procedure di formazione dei giovani e l’assenza di campagne di prevenzione per l’aids mostrano anche una regressione nell’educazione sentimentale degli adolescenti.

Il rapporto del Sigo rileva che i rapporti sono consumati spesso in fretta e “in situazioni rischiose”. Il 19 per cento delle ragazze racconta di aver vissuto la sua prima volta in macchina, l’11 all’aperto, il 2 in discoteca, ed addirittura il 10 per cento ha scelto le aule della propria scuola.

Graziottin ha rilevato anche: “Quello che emerge dall’indagine è una famiglia assente. I genitori vengono consultati per la scelta dell’anticoncezionale da meno del 5 per cento delle ragazze. Il 45 per cento affronta questo momento da sola”.

Più della metà delle ragazze, il 54 per cento, ha vissuto la prima volta con un compagno non vergine e il 41 ha giudicato l’esperienza insoddisfacente. “Il rischio – ha riflettuto la specialista – è che un partner molto più grande imponga le sue decisioni sulla contraccezione. Per non parlare dei problemi legati alle malattie sessualmente trasmesse, fra cui in particolare il Papillomavirus: la loro incidenza è doppia per le ragazze che hanno una grande differenza d’età con il loro compagno”.

L’incidenza di una educazione oscurantista e della disinformazione, inoltre, mostra anche un fenomeno altrettanto temibile. Tra le donne al di sotto dei 26 anni c’è un 22 per cento che rifiuta il sesso, ritenendo la verginità un valore. Tra le ‘astinenti’ il 55 per cento non vive la propria condizione con serenità, il 38 non ha ancora avuto il primo rapporto perchè non si sente pronta, il 29 perchè non ha incontrato il ragazzo giusto, ma solo il 19 dichiara apertamente essere contrario ai rapporti prematrimoniali.

Lo squilibrio tra precocità ed tempi di attesa eccessivi indicano un Paese nel quale la sessualità non rientra ancora tra le normali cose della vita. La ripercussione sulla qualità delle relazioni interpersonali è evidente, così come il rischio che l’epidemia di aids non si arresti, come recenti dati sembrano indicare.

fonte: inviatospeciale.com



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