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Gran Bretagna: allo studio una tassa sul divorzio per i papà che intendono separarsi
Pubblicato il: 11/01/2011  Nella Sezione: Separazione

Tempi duri per gli inglesi che decidono di divorziare. Le coppie sposate con figli, infatti, potrebbero presto dover affrontare il pagamento di una ''tassa'' in caso di divorzio. La misura, studiata per scoraggiare le separazioni e al tempo stesso per finanziare il sistema che in Gran Bretagna gestisce e supervisiona l'affidamento e il mantenimento dei figli, verrà annunciata a giorni da Maria Miller, sottosegretario conservatore al ministero del Lavoro e delle Pensioni. 

''L'obbiettivo - ha detto al giornale "Sunday Telegraph" un fonte governativa - è quello di convincere i genitori che il divorzio debba essere l'ultima soluzione possibile. Tutto il sistema deve essere poi rivisto in favore del concetto di famiglia''. Secondo quanto rivelato dal domenicale vicino ai Tory, Miller dovrebbe chiedere una consultazione pubblica per trovare il modo migliore di tassare i 'divorziandi'.

I proventi della tassa sul divorzio andranno poi a favore della Child Maintenance and Enforcement Commission (Cmec), l'agenzia che supervisiona il lavoro della Child Support Agency.

Il sottosegretario chiederà poi di trovare la giusta entità della nuova tassa che verrà applicata al termine del contenzioso tra i genitori, quando lo Stato interviene per garantire gli assegni di mantenimento e il rispetto degli accordi di affidamento (visite in testa). Una delle ipotesi prese in considerazione è quella di far pagare entrambi i genitori, così come capita quando si richiede un mutuo in banca. I piani prevedono inoltre un maggior accento su forme di ''intervento rapido'' in caso di unioni a rischio 'esplosione'. Le coppie saranno dunque invitate a richiedere il sostegno di specialisti e misure cautelari extra verranno messe a disposizione per la protezione dei bambini.

Il pacchetto proposte, nota il Telegraph, incontrerà di certo il favore dell'ala radicale del partito conservatore, che a malincuore ha dovuto dire addio alla proposta elettorale di offrire sgravi fiscali alle coppie sposate o legate da unioni civili - i Liberaldemocratici hanno infatti vietato l'iniziativa. Sullo sfondo, però, s'intravede anche una ragione economica per l'introduzione della nuova tassa. Dalle casse della CSA mancano infatti all'appello circa 3,8 miliardi di sterline.

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