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Patrizio: l'esempio di un papā  di oggi che insegna ai bambini la nobile arte del Subbuteo
Pubblicato il: 17/12/2010  Nella Sezione: Paternitā 

Giocatori alla prima esperienza sul campo, esperti professionisti, arbitri e semplici spettatori.

Sono questi i ruoli in cui si sono cimentati, a rotazione, una settantina di bambini in quello che ormai è il tradizionale appuntamento natalizio con il calcio da tavolo, meglio conosciuto come Subbuteo, perché associato alla famosa marca che più ha commercializzato questo gioco negli anni scorsi.

L’incontro si è svolto nei locali messi a disposizione del Gaia Fitness Club del Consorzio di Torre Gaia a Roma ed è stata organizzato da Patrizio Lazzaretti, presidente del comitato regionale della Federazione Italiana Sport Calcio Tavolo FISCT, nonché ex-bambino appassionato del panno verde del “Subbuteo”.

I bambini, dai 3 in poi (genitori compresi) hanno potuto “sgranchirsi le dita” con i tavoli messi a disposizione da Patrizio. Ce n’erano anche di più piccoli e più bassi, adatti proprio ai piccolissimi giocatori e non mancava un autentico Stadio completo di curve e tribune coperte, tifosi nelle gradinate che non faceva solo bella mostra di sé, ma era uno dei tanti con cui si poteva giocare.

Per questa edizione, per la prima volta, c’era anche lo sponsor “tecnico”: le PRINGLES che (è il caso di dirlo) sono scese letteralmente in campo per condire la manifestazione con le patatine e con dei giochi in regalo!

Patrizio, ma non sei preoccupato per i tuoi preziosi tavoli che sono circondati da questa orda di ragazzini che sgranocchiano patatine?
Ma no, questi tavoli sono stati la mia passione di quando era bambino, ma ora non avrebbe senso tenerli per me chiusi in un armadio. Quello che più mi piace ora è vedere tanti bambini giocare con quella che è stata la mia “mania” da piccolo e che lo è tutt’ora.

Com’è nata questa idea di riunire tanti bambini attorno ad un tavolo per giocare?
Per il desiderio di trasmettere loro il piacere per questo gioco/sport che rischiava di essere messo in cantina dai giochi più costosi e più “colorati”.

Intendi i videogiochi?
Si, ma non solo quelli. In fondo per giocare al calcio tavolo basta poco ed è un gioco che coinvolge e diverte tanti ragazzi.

In effetti non pensavo che si divertissero anche a fare gli arbitri...
Invece è sempre così. Io metto i tavoli e le miniature delle squadre, il resto lo fanno loro. Non riuscirei a gestirli tutti insieme. I più esperti spiegano le regole ai principianti e si divertono anche a fare da tutor e arbitri durante le partite.

Una sorta di piccola comunità autogestita
Esatto, ed è poi quello che noi adulti in fondo dobbiamo insegnare no? Dobbiamo trasmettere delle regole e mettere gli strumenti a disposizione, poi saranno loro a crescere: da soli. Insomma le solite cose che ci diciamo da anni: le regole, la convivenza, il rispetto, il gioco, il divertimento… Quello che come papà abbiamo il compito di insegnare e che, in occasioni del genere, non rimangono solo parole, ma diventano un piacevole pomeriggio tra amici di ogni età.

Patrizio, quando si rigioca?
Presto! Fine gennaio o al massimo inizio febbraio e poi stiamo per inaugurare una scuola calcio tavolo a Ciampino perciò ci saranno a breve altre iniziative.

Conosco Patrizio da poco, ma nelle occasioni in cui l’ho incontrato, mi sono sempre venute in mente le parole dello Psicoterapeuta Paolo Ferliga: “ciascuno di noi cerchi di essere padre nei confronti di tutti i giovani che incontra”. A tutti noi maschi adulti capita di avere a che fare con le nuove generazioni nel nostro lavoro, nelle nostre quotidianità. Dovremmo prendere coscienza che in quei momenti rappresentiamo “il papà” di ognuno di loro anche di quelli che non sono i nostri figli biologici. “I ragazzi ci chiedono di essere padri” e ciascuno di noi può farlo nel proprio quartiere, nella propria città e deve farlo sapendo che questa è una nostra responsabilità di noi maschi adulti affinché “la vita torni ad essere amata dalle persone nell’epoca contemporanea”.

Gazie Patrizio! Un esempio di come dovremmo comportarci tutti noi papà di oggi.

Guarda anche il video: Ciascuno di noi cerchi di essere padre di tutti i giovani che incontra

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