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Padre e figlio campioni di calcio Balilla
Pubblicato il: 03/11/2010  Nella Sezione: News

Non solo semplicemente padre e figlio: sono due campioni di calcio balilla. Buon sangue non mente sebbene il discepolo, in questo caso, abbia addirittura superato il maestro. I due fuoriclasse del biliardino sono Fabrizio e Sirio Mello, padre e figlio, di Monteroni.

Entrambi sono freschi di successo: hanno espugnato i campionati italiani assoluti di questa disciplina. Al padre Fabrizio, 52 anni, ispettore della Polizia Penitenziaria in pensione, è andata un po’ meno bene del figlio Sirio che, a soli 13 anni, è salito sul gradino più alto del podio con la medaglia d’oro al collo. E ancora una volta il Salento si è imposto nello sport. Il papà s’è dovuto accontentare del secondo posto e della medaglia d’argento nella categoria veterani, vinto in finale da un torinese al golden gol. Nelle gare ufficiali padre e figlio non formano una coppia, ognuno gioca per sé, peraltro in categorie diverse e opposte per via dell’età. Difficile vederli sulla stessa sponda del biliardino anche in quelle amatoriali, insieme sono troppo forti.

I più forti. «Non ci invitano nemmeno più ai tornei che si organizzano in paese», ironizza Fabrizio Mello. Il pizzico di amaro in bocca per il suo secondo posto è ripagato pienamente dal trionfo del figlio Sirio: classe 1997, studente al terzo anno della scuola secondaria di primo grado “Ignazio Falconieri” di Monteroni. Il ragazzo è più di una giovane promessa: Sirio Mello è stato assoluto protagonista del campionato italiano organizzato dalla Ficb (Federazione italiana calcio balilla) disputatosi nei giorni scorsi in Valle d’Aosta, a Saint-Vincent. L’atleta 13enne è la punta di diamante della sezione Ficb di Carmiano e del circolo “X Ball” di Lecce. Ha vinto la finale aggiudicandosi la medaglia d’oro e il titolo di campione assoluto categoria esordienti. In tre giorni ha disputato oltre 50 gare ufficiali: ha letteralmente “asfaltato” gli avversari, uno alla volta. Per l’enfant prodige di Monteroni si aprono ormai le porte delle gare internazionali e l’accesso ai Master, la categoria dei professionisti.

Una passione, quella per il biliardino, ereditata indubbiamente dal padre.

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