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In Giappone un robot simula i comportamenti di un bambino vero per far provare ad essere genitori
Pubblicato il: 05/10/2010  Nella Sezione: Genitori

Provare a fare i genitori, senza impegno, e vedere l'effetto che fa. Per riuscire nell'impresa ci vuole un bel neonato finto che prende panni, e pannolini, di quello vero.

In Giappone lo hanno fatto sul serio per convincere le coppie dubbiose a fare il grande passo: ora c'è un robot, che si chiama Yotaro, "nato" per incrementare il tasso di procreazione del paese, che è tra i più bassi del mondo. In culla il piccolo robot fa tutto, o quasi, quello che fanno i neonati: piange, dorme, si lamenta, sorride e via discorrendo. Il "padre" di Yotaro, come si definisce Hiroki Kunimura, il responsabile del team dell'Università di Tsukuba che lo ha messo al mondo, ha spiegato che le emozioni a cui reagisce il robottino sono state inserite in un computer che le miscela e le rende vicine a quelle vissute da un neonato in carne e ossa.

«Credo che le coppie, soprattutto quelle che lavorano, non abbiamo molte possibilità di avvicinarsi ai neonati. Abbiamo notato che tutte le volte che abbiamo mostrato Yotaro in pubblico le persone lo avvicinavano come se fosse vero, manifestando lo stesso tipo di attenzioni e di emozioni».

NEL 2050 IL 40% DELLA POPOLAZIONE SARA' SOPRA I 60 ANNI - Il Giappone, che ha una della più alte aspettative di vita, prevede di avere nel 2050 il 40% della propria popolazione al di di sopra dei 65 anni. Quindi qualcosa per ringiovanire l'età media bisognava fare e anche Yotaro potrebbe dare una mano. Certo da solo non basta e infatti il governo ha deciso di varare un piano che prevede un sussidio di circa 150 dollari al mese da destinare alle coppie che fanno un figlio, che verrà devoluto fino al primo anno di scuola del piccolo. Yotaro, invece, fa tutto quello che deve senza percepire uno yen.

L'importante è che non spinga i genitori in prova a lasciar perdere.

corriere.it