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Nichi Vendola: "Sarei stato un buon padre"
Pubblicato il: 16/08/2010  Nella Sezione: Paternità

Sempre più spesso le coppie omoparentali dichiarano desiderio di paternità o maternità. Che la società italiana non sia ancora pronta a parlare di adozioni spiace ma non spaventa; fuori dal patrio suolo quel desiderio è realizzabile, si fa realtà grazie a leggi più umane e una società allenata al rispetto e all’accoglienza. Desiderio di essere padri e madri tocca anche gay e lesbiche senza un rapporto definito o definitivo così da essere elemento di discussione e approfondimento per molti soggetti.

È toccato discutere del delicato tema anche al presidente della Puglia, Nichi Vendola che non da oggi sente quel profondo desiderio di paternità. Su “A”, il settimanale diretto dalla Latella, Vendola illumina la sua omosessualità di desideri profondi; di sentimenti inalienabili, di un profondo senso di quello che dal 1997 l’Associazione dei Genitori e Futuri Genitori Gay e Lesbiche (APGL) francese, ha definito con il neologismo oggi in uso, “omogenitorialità”.

“A modo mio – racconta Nichi -, padre lo sono già stato: ho dedicato tempo ai bambini. Mi piace giocare, fare teatro, scrivere filastrocche. Credo che sarei stato un buon papà. Provo tristezza quando vedo con quanta superficialità si diventa genitori: senza riflettere, senza pesare, senza interrogarti e senza donarti. Quante domande farei a tanti papà: quante volte invece di una parola preferisci offrire a tuo figlio un cartone animato? Quante volte rinunci alla conoscenza della sua crescita? Quante scegli di non misurarti con lui? Forse troppe. E forse, ancora una volta, siamo dentro un’interpretazione volgare di un ruolo fondamentale. Mi resta però una consolazione: il mondo corre. Più di quanto immaginiamo”.

Su un tema ancora così clandestino in Italia numerose ricerche scientifiche hanno evidenziato quanto l’orientamento sessuale dei genitori non incide necessariamente sullo sviluppo “sano” ed equilibrato dei loro figli. In fondo basterebbe pensare che un/a figlio/a omosessuale, ancora oggi, nasce cresce e si sviluppa seguendo il proprio “naturale” orientamento gay e lesbico in una famiglia eterosessuale!

Quello dell’omogenitorialità è, ahinoi!, un tema ancora irrisolto persino tra soggetti gay e lesbiche, probabilmente per una paura ricavata da certi nostri modelli sociali oggi desueti e in caduta. Strano che si parli e ci si batta per diritti di coppie di fatto omosessuali per poi fermarsi di fronte alla meravigliosa ipotesi di un nucleo d’amore famigliare che contempli anche figli adottivi o nati grazie all’inseminazione.

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