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Test di paternitā sul DNA: in Italia una volta su dieci il padre č un altro
Pubblicato il: 29/03/2012  Nella Sezione: Curiositā
In America il test di paternità è una pratica che esiste da molti anni, vanto di diversi avvocati d'assalto. Ed è reclamizzato con diversi slogan: "Chi è papà?" ; "Ricercato: mio padre" o, addirittura, rivolto direttamente ai figli: "Scopri se tua madre è una bugiarda".
 
Ora, a quanto pare, sta prendendo piede anche in Italia. Dove fa duemila anni è notorio che "Mater semper certa est, pater numquam". E il soggetto - presunto padre presunto figlio - che ha dei sospetti spesso ha anche ragione. Almeno una volta su dieci. Un dato meno traumatico rispetto ad altri Paesi (in Gran Bretagna si parla del 30%) ma pur sempre pesante. Lo afferma un'indagine/ricerca condotta negli ultimi due anni dalle associazioni toscane BabyConsumers e Famiglia&Famiglia.
 
L'indagine è stata svolta a Pisa: una ventina i casi seguiti direttamente dall'associazione, ma una stima prudenziale porta a dire sono oltre dieci volte di più quelli che sono stati effettuati realmente, secondo le testimonianze "ufficiose" raccolte dai diretti interessati.
 
Stiamo parlando della punta di un possibile iceberg: «A questa nostra indagine, - dice Staffa - pur essendo parziale, sfuggono le analisi "fai da te" online e quelle di un sottobosco crescente. I dati si riferiscono a quelli che si sono rivolti alle due associazioni in modo diretto e indiretto e da una nostra, molto discreta, indagine presso avvocati e medici amici».
 
Di certo oggi è più semplice effettuare questo tipo di prove a differenza di qualche anno fa: basta una telefonata ad un numero trovato su internet e si riceve un kit con dei tamponi da passare sulle gengive del padre e del figlio/a. La risposta si ha in un settimana o poco più al costo di 600/1000 euro e il pagamento deve essere effettuato con carta di credito o bonifico bancario.
 
Perché il test abbia valore legale occorre l'assenso scritto dei genitori e l'accertamento delle identità da parte di un Notaio o essere effettuato su ordine del Giudice. E i test "legali" offerti dai laboratori? «Sono un documento in più che viene messo agli atti, nella speranza che possa in qualche modo essere tenuto presente dal Giudice ai fini della sua decisione».