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Adunata Alpini: Mons.Nosiglia, orgoglioso di mio padre "penna nera"
Pubblicato il: 16/05/2011  Nella Sezione: News

"Sono orgoglioso di essere il figlio di un alpino e ringrazio il Signore che mio padre, che sono certo dal cielo gioisce di questa adunata nazionale, mi abbia insegnato con la testimonianza della vita, la via dell'onesta' e del sacrificio sul lavoro, come in casa e in ogni situazione, senza mai cessare di sperare nel bene e nella giustizia, nella fedelta' al proprio dovere e nell'assunzione fino in fondo delle proprie responsabilita' nei confronti della comunita'.

Cosi' l'arcivescovo di Torino, monsignor Cesare Nosiglia, nel corso della celebrazione, oggi, in occasione dell'Adunata Nazionale degli Alpini.

"Carissimi alpini - ha detto monsignor Nosiglia - continuate a mantenere forte e convinto questo spirito di corpo, che vi ha sempre contraddistinto e tanti giovani sappiano imitare dai 'veci' ed imparare da loro che cosa significhi sacrificio, dedizione per una causa giusta, generosita', spirito di corpo e amicizia, impegno solidale verso quanti soffrono e sono nel bisogno. Il Paese ha ancora bisogno di voi e conta sul vostro contributo forte e generoso per mantenere unito quel tessuto di valori di democrazia e di liberta' su cui si e' formato ed intende continuare a crescere".

"Voi alpini - ha aggiunto l'arcivescovo di Torino - siete promotori di opere di pace, di solidarieta' e di servizio generoso, che aiuta la popolazione a sperare in un mondo nuovo e migliore. Soprattutto voi operate per cementare l'unita' e per superare le divisioni. Tante sono le differenze, e a volte anche le divisioni e contrapposizioni, che caratterizzano la vita sociale, politica, culturale e religiosa del nostro popolo, ma sappiamo bene quanto importante sia il rispetto, il dialogo e la collaborazione tra tutti, per promuovere il bene comune, al di sopra e al di la' di ogni interesse di parte, pure legittimo. Quello che conta - ha concluso - e' ritrovare il senso e l'orgoglio di essere tutti parte di una stessa comunita' civile, la nostra comune Patria italiana".

Agi