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Qui non si tocca: consigli in caso di scomparsa del proprio figlio
Pubblicato il: 14/12/2010  Nella Sezione: Tutto io devo fare

Leggo un blog che tratta argomenti molto forti e difficili, argomenti scomodi, dolorosi come la pedofilia, la pedopornografia, a volte non riesco nemmeno a terminare la lettura di quei post in cui vengono riportate testimonianze dirette, ma non è l’unico tema del blog di Massimiliano Frassi “L’inferno degli angeli” (il titolo già dice tutto).

Tra i temi trattati quello sui bambini scomparsi: le statistiche negli Usa (dato del 2002) indicavano che la media dei bambini scomparsi era di 2000 al giorno per un totale di circa 800mila all’anno: una cifra mostruosa, immaginatevi una città come Torino deserta! Lo studio da cui sono stati presi questi dati dà alcuni suggerimenti ai genitori, suggerimenti difficili da capire, da seguire ma allo stesso tempo importanti in caso il bambino, il vostro bambino, non torni più a casa; li riporto fedelmente:

  • tenete sempre con voi una descrizione dettagliata completa del vostro bambino (occhi, capelli, statura, etc.);
  • fategli delle fotografie in primo piano ed a corpo pieno ogni sei mesi;
  • ogni qual volta fa una visita dentistica fate in modo di farvi dare un aggiornamento di quanto gli è stato fatto;
  • se possibile (questa è una cosa fattibile negli Usa, dubito fermamente in Italia) fatevi prendere dalla stazione di Polizia le impronte digitali di vostro figlio e mantenetele in un posto sicuro;
  • createvi un campione di Dna del bambino: magari con un vecchio spazzolino messo sotto vuoto.

Se il bimbo non ritorna:

  • allertate subito parenti, amici e vicini di casa affinché loro stessi lo cerchino;
  • avvisate immediatamente la Polizia.

Sono suggerimenti che “danno fastidio solo a leggerli”, però potrebbero essere determinanti nei casi di bambini scomparsi, sperando con tutto il cuore di non dovere mai vivere un’esperienza di questo tipo, sperando che l’ennesima bambina venga ritrovata viva.

di Ruben: www.siredward.it

 

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