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Il varicocele Che cos'č, come si scopre e come si cura
Pubblicato il: 29/09/2009  Nella Sezione: Salute

Il varicocele consiste nella dilatazione delle vene del plesso pampiniforme del testicolo e consegue a un reflusso di sangue all'interno delle vene spermatiche. Questa condizione patologia insorge nella maggior parte dei casi durante l'età adolescenziale e se non trattata persiste nel tempo.

Circa il 15% della popolazione maschile è affetta dal varicocele.
La diagnosi può essere effettuata occasionalmente nel corso di una visita medica eseguita per altro motivo oppure per l'insorgenza di una sintomatologia riconducibile ad una pesantezza a carico del testicolo interessato che si accentua soprattutto in stazione eretta prolungata o durante lo svolgimento di attività fisica prolungata.

PREVENZIONE - Tenuto conto che solo il 10-20% dei pazienti chiede di essere visitato per la presenza di sintomi, è importante soprattutto in età adolescenziale che i ragazzi vengano sottoposti periodicamente a visite mediche di controllo per escludere la presenza di questa frequente e curabile patologia. Tuttavia, molto frequentemente il varicocele viene scoperto solo in età adulta nell'ambito di indagini eseguite per problemi d'infertilità di coppia. Infatti, il principale problema indotto dalla presenza del varicocele è legato alla possibile compromissione della produzione degli spermatozoi e alla conseguente ridotta capacità di poter procreare.

INFERTILITA' - Il varicocele si riscontra in circa il 40% dei pazienti con infertilità di coppia. Dopo la visita medica specialistica, la diagnosi di varicocele viene confermata dall'esecuzione di un ecocolor-Doppler dei funicoli spermatici ed eventualmente dall'ecografia dei testicoli. Nei soggetti d'età superiore ai 17 anni è necessario verificare l'impatto della patologia sulla qualità del liquido seminale. A tale scopo l'iter diagnostico prevede l'esecuzione di uno o più esami del liquido seminale (spermiogramma).

LE CURE - In età adolescenziale il trattamento del varicocele è indicato in presenza di una riduzione delle dimensioni del testicolo omolaterale ed in presenza di un varicocele di grado elevato che si presume possa compromettere la funzione testicolare nel lungo tempo. In età adulta, l'indicazione principale al trattamento del varicocele è rappresentata dal riscontro di un'alterazione dei parametri seminali. La presenza di pesantezza a livello del testicolo può costituire un'ulteriore indicazione al trattamento del varicocele indipendentemente dall'età del paziente. La terapia del varicocele si prefigge l'obiettivo di chiudere il distretto venoso spermatico sede del reflusso responsabile della dilatazione delle vene del testicolo. Questo risultato può essere ottenuto con l'ausilio di numerose metodiche. Il trattamento chirurgico tradizionale prevede la legatura delle vene spermatiche. Trattamenti meno invasivi prevedono la sclerotizzazione delle stesse vene. Questi ultimi trattamenti possono essere eseguiti anche in anestesia locale e necessitano di una degenza ospedaliera di poche ore. Indipendentemente dalla tecnica utilizzata la percentuale di successo raggiunge il 90% dei casi circa. L'interruzione del reflusso venoso all'interno delle vene spermatiche ha l'obiettivo di consentire in età adolescenziale un appropriato sviluppo del testicolo ed in età adulta un significativo miglioramento dei parametri seminali. Gli studi disponibili dimostrano che questi obiettivi del trattamento vengono raggiunti nella maggior parte dei casi. Più controverso è l'incremento della percentuale di gravidanze in coppie infertili dopo trattamento del varicocele. I dati più aggiornati della Letteratura sembrerebbero supportare l'utilità del trattamento del varicocele anche in questa prospettiva soprattutto considerando pazienti con età inferiore ai 35 anni e con una compromissione lieve-moderata dei parametri seminali. Allo stesso tempo, il miglioramento dei parametri seminali nei pazienti con infertilità di coppia in caso di mancate gravidanze spontanee può consentire l'eventuale ricorso a tecniche di fecondazione assistita con maggiore garanzia di successo e soprattutto il ricorso a tecniche di fecondazione meno invasive per la partner femminile.

fonte:corriere.it

foto: galenosalute.files.wordpress.com