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Entro il 31 marzo, la possibilitā  di scrivere una lettera al papā 
Pubblicato il: 22/03/2010  Nella Sezione: News

Un messaggio, un augurio, una lettera, un ricordo.
Quello che avremmo voluto sempre dirgli, quello che gli diciamo tutti i giorni.
La FESTA del PAPA' è un tempo speciale. Fino al 31 Marzo 2010 aspettiamo una tua mail all'indirizzo: caropapa@movimentobambino.it
aspettiamo la TUA lettera.

Unico vincolo da rispettare, il messaggio deve iniziare con le parole....CARO PAPA'

Le lettere più belle faranno parte di un e.book realizzato dalla Fondazione Movimento Bambino.

Caro papà,
“Quello che di più grande tu hai fatto per me, è di aver creduto in me. Ho sentito che tu avevi fiducia nelle mie capacità, nelle mie possibilità. E non soltanto mi volevi bene ma eri certo che avrei saputo reggermi e camminare sulle mie gambe. Sai da quando lo so’? Dal primo ricordo della mia vita, luminoso come la giornata di sole che passammo in giardino, quel giorno. Io ancora gattonavo e stavo imparando a mettermi in piedi da sola. Quel giorno , dunque, devo aver nuovamente provato ed esserci finalmente riuscita perché nel ricordo  mi vedo passare dalla posizione a quattro zampe alla posizione dritta con le braccine  protese in alto . E davanti a me, alto su di me ci sei tu, papà, che ridi felice e batti le mani, dicendo: “Brava, brava, brava”.

 Quel: “Brava, brava, brava” è stata la spinta più forte e incoraggiante  ad andare incontro alla vita che io abbia mai ricevuto. Una spinta a crescere, a camminare dritta, coraggiosa, a contare su me stessa guardando in alto perché, in alto, c’è qualcuno che mi dice: “Ce la fai! Sei brava! Sono qui per te!”

Grazie a te papà, ho sempre sentito che si può camminare anche in solitudine. Grazie alla tua fiducia nei primi passi. Poiché, papà, tu eri lì quel giorno e dal quel giorno, io non mi sono mai sentita sola. Insomma, era l’inizio del cammino che contava. E tu c’eri!  Mi hai vista cercare e trovare l’equilibrio. Mi hai visto muovere i primi passi. Ed ora che di te  non mi rimane che quel bellissimo ricordo (e tanti altri!); ora che non ci sei più,  sento che, però,  sei sempre accanto  a me quando attraverso, quasi  senza timore, le strade del mondo. Ed ho sempre voglia di andare, di camminare e, ancora, di esplorare. Perché tu mi  hai comunicato che la vita è stare in piedi, avere fiducia, ricercare, andare  avanti. Camminare.


Maria Rita Parsi

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