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Identikit di una giovane fumatrice
Pubblicato il: 20/06/2013 Nella Sezione: Crescita
"N.d.R. Purtroppo sono un fumatore e spesso mi fermo a pensare che dovrò smettere prima che mio figlio diventi troppo grande per capire. Mi illudo che smettendo prima, lui possa non assumere un comportamento sbagliato causato dall'imitazione. Sarà cosi? Non lo so. Ho iniziato molto giovane, al liceo. Fumavo poco e niente. E questo per mesi. Finchè mi sono messo insieme ad una ragazza che fumava parecchio. E' qui che ho iniziato a fumare tanto. Mi sembrava naturale condividere tutto con lei. Non ho quindi iniziato per emulazione dei miei coetanei, ma forse, per piacere di più alla tipa. E voi, quale è la vostra esperienza?"
Cosa spinge una ragazzina adolescente a fumare? Pare che l’adolescenza sia una fase della vita durante la quale è fondamentale trovare il modo di esprimere il proprio essere adulti; alcuni trovano forme interiori per questa crescita, altri invece forme prettamente esteriori quali può essere una sigaretta. Naturalmente l’abitudine al fumo deriva anche da una serie di fattori psico-sociali e tra questi la diffusissima ansia presente tra le adolescenti di essere magre e mantenere un peso adeguato. A questo si associano lo stress, l’alcool, un pessimo rendimento scolastico, l’essere figli di genitori separati. Preoccupante che le ragazzine che vorrebbero essere più magre e che presentano ansie nei confronti del loro peso sono quelle che corrono i rischi maggiori di diventare fumatrici accanite.
Questo dato emerge da una indagine condotta su 2379 ragazzine che avevano 9-10 anni all’inizio della ricerca e che sono state seguite per 9 anni. I ricercatori hanno individuato cinque categorie di fumatrici; non fumatrici, fumatrici sperimentali (ragazzine che fumavano per 5 giorni o meno al mese), occasionali (da 6 a 19 giorni), regolari (da 20 a 29 giorni), giornaliere (30 giorni). I risultati dello studio, condotto dalla John Hopkins University e pubblicato su Preventive Medicine hanno evidenziato come il mantenimento del peso corporeo rappresenti un fattore di rischio molto elevato per la dipendenza grave da fumo di sigaretta; altrettanto rischiosi lo stress, i cattivi voti a scuola, il consumo di alcool, genitori separati.
Lo studio evidenzia come il fumo di sigaretta stavolta debba essere inserito in un contesto giovanile. Il fumo tra gli adolescenti è un modo di sentirsi adulti, di fronteggiare un momento difficile della vita quale può essere appunto l’adolescenza, quando per la prima volta un ragazzino non più bambino ma non ancora adulto affronta i primi stress (depressioni, ambientamento scolastico, problemi familiari). Da qua si capisce l’importanza della prevenzione, perché la sigaretta non venga scelta come un rifugio. La famiglia assume un ruolo di prim’ordine perché deve essere autorevole ma non autoritaria, imponendo delle regole pur rimanendo aperta al dialogo. L’adolescente d’altro canto deve elaborare la propria autonomia, incanalare le proprie energie in attività costruttive che gli diano un senso di appagamento di sé e gli permettano di costruire il proprio essere adulto.
fonte: liaf-onlus.org
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