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Partorire a casa? potrebbe essere un'esperienza unica
Pubblicato il: 07/02/2012  Nella Sezione: Parto

"Che coraggio!" Questo è, nella migliore delle ipotesi, ciò che si sente dire chi ha scelto di partorire in casa...a volte seguito da commenti di irresponsabilità ma questi vengono fatti dietro le spalle...
Il parto in ospedale è diventato una normalità solo da una quarantina d'anni eppure oggi è considerato l'unica soluzione possibile.
Chi dice 'parto in casa' evoca l'immagine cinematografica in cui l'eroe di turno chiedeva "acqua bollente e qualche straccio...questa donna sta per partorire", nauralmente in una situazione impossibile.

Per chi l'ha vissuto, invece, significa riappropriarsi di un'evento magico, qual'è la nascita, e ricollocarlo in un giusto scenario di intimità e calore. Ma c'è di più...significa anche, per la donna, ritrovare il suo ruolo centrale, scegliere ciò che è meglio per sè e per il proprio bambino, ritrovare la sua forza e la sua naturale caacità di partorire e, soprattutto, ritrovare fiducia nelle sue potenzialità di donna.

La scelta
Spesso è una sensazione o il famoso sesto senso delle donne che in gravidanza si acuisce ma può anche essere frutto di lunghi ragionamenti. Non è importante come ci si arriva, l'importante è sceglierlo con decisione perchè si dovranno affrontare tanti pregiudizi. Meglio ancora se la scelta è, da subito, condivisa dalla coppia ma...ahimè...i maschietti sono sempre contrari al parto in casa inizialmente, si convincono solo dopo aver conosciuto l'ostetrica ed essersi fatti rassicurare su tutti i possibili rischi e spesso ne diventano attivi sostenitori.
E' importante quindi cercare da subito un'ostetrica che ci guidi in un percorso di consapevolezza, una persona fidata che ci sosterrà e ci sarà vicino in un momento tanto delicato.

Il percorso
L'ostetrica può aiutare la mamma e voi uomini potete supportarla ma al centro della scena ci sta sicuramente la mamma.
Il corpo la guiderà durante il travaglio a trovare la posizione giusta, dovrà quindi fidarsi completamente di lui ma non si è abituati a farlo, ci fidiamo di più del medico!

Ce la farò? Sarò abbastanza brava? Sarò abbastanza forte?
La donna sa partorire e il bambino sa nascere: questa è una verità indiscutibile. Il parto è il passaggio che deve attraversare la donna per diventare madre, una prova che le faccia comprendere tutta la sua forza e il suo coraggio e ne uscirà cambiata, durante il travaglio attingerà nel profondo di se stessa e troverà delle risorse che non sospettava di avere. Per questo è tanto importante che la donna si senta libera.
Scegliere le persone che vuole avere vicino ed essere in un'ambiente protetto saranno elementi fondamentali per potersi lasciare andare, per farsi trasportare e abbandonarsi fiduciose al vortice di sensazioni; tutto è permesso, muoversi, danzare, cantare, urlare ma anche ansimare, mugolare, lamentarsi o semplicemente stare in silezio.
Una donna può vivere una splendida catarsi, un'altra può viaggiare in un sogno, un'altra ancora pregare e meditare, non ci sono regole, non ci sono cose giuste o sbagliate.
Come possono le procedure ospedaliere standardizzate andare bene per tutte le donne? Come può la luce, il rumore , il passaggio di estranei influire in modo positivo sul travaglio?
Come può un'ospedale inventato per curare le malattie essere il luogo giusto per partorire?

Dalla parte del bambino
Una volta si credeva che il bambino, non avendo ancora il sistema nervoso ben svilupato, non avesse sensazioni di freddo, caldo, dolore, paura...ora sappiamo che non è così! Diventa quindi un dovere quello di dedicare tutti i nostri sforzi nell'addolcire il più possibile il suo passaggio alla vita extrauterina.
Se ci mettiamo nei suoi panni è molto semplice capire i suoi bisogni: poca luce, silenzio, calore e soprattutto il contatto con la mamma ed il papà, unica sicurezza per il bambino. Quel contatto che è così importante anche per la mamma che come il suo piccolo deve abituarsi a questa nuova realtà, dopo nove mesi di contatto continuo.

Bisogno di intimità
Dopo il parto tutto ciò che desiderano la mamma e il bambino sono pace e tranqullità. Il corpo della donna ha dato il massimo durante il parto e ora non chiede che riposo vicino al suo bambino, Anche il papà che durante il travaglio è rimasto lucido (forse gli occhi sono velati ancora dall'emozione) e ha dato tutto il suo supporto, a volte anche fisico alla sua compagna ora può rilassarsi e guardare quella creatura che ha tanto immaginato.
Che bello essere tutti insieme nel lettone, potersi guardare e abbracciare, avere il proprio bagno a disposizione, poter stare vestiti come si vuole, riposare, festeggiare...che bello essere a casa!

A questo link  potrete trovare gli indirizzi di ostetriche che sono disponibili a seguirvi in questa scelta

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fonte: partonaturale.org, nascereacasa.it