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Liguria approva legge per separati in difficoltà (nel 2008)
Pubblicato il: 20/10/2009  Nella Sezione: Leggi e norme

Un proposta di legge di un consigliere di opposizione (An) passa al vaglio trasversalmente con l'apporto della commissione pari opportunità. Entrambi i genitori senza distinzione di sesso protranno accedere ai centri di mediazione

Liguria 30 Set. 2008 - online-news - All'unanimità, con 34 voti, è stata approvata ieri la legge "sostegno dei genitori separati in situazione di difficoltà". La legge, che trae origine dalla proposta di legge di Alessio Saso (An) per la tutela dei padri separati, ha lo scopo di aiutare i genitori a conservare autonomia e a condurre un'esistenza dignitosa, garantendo loro le condizioni per poter svolgere appieno il loro ruolo genitoriale anche dopo la separazione, che di solito provoca squilibri e difficoltà, psicologiche ed economiche.

Per raggiungere questo scopo la Regione promuove protocolli di intesa tra enti locali, istituzioni ed ogni altro soggetto operante in tutela dei minori, mirati alla realizzazione di reti e sistemi articolati di assistenza. Nel contempo si vogliono sviluppare interventi di tutela e solidarietà attraverso la realizzazione di centri di Assistenza e mediazione Familiare che hanno anche il compito di fornire il sostegno alla coppia in fase di separazione o divorzio per raggiungere un accordo sulle modalità di realizzazione dell'affidamento congiunto.

I Centri sono inseriti negli strumenti di programmazione territoriale e operano in collaborazione con la rete dei consultori e possono essere uno per ogni territorio afferente le aziende sanitarie locali. Possono essere promossi e gestiti da associazioni e organizzazioni non aventi finalità di lucro, con almeno cinque anni di esperienza nello specifico settore. Grazie all'integrazione con l legge regionale 12/2006, relativa ai servizi sociali e alla programmazione distrettuale, si prevede la messa a punto di programmi
per la disponibilità di alloggi anche temporanei nei quali possono essere ospitati i genitori separati che si trovano in condizione di grave difficoltà economica, qualora la casa familiare sia stata assegnata all'altro coniuge separato, l'offerta di servizi informativi e di consulenza legale atti ad assicurare la piena conoscenza da parte del genitore dei diritti allo stesso riconosciuti in caso di separazione dal diritto di famiglia finalizzati all'effettivo esercizio del ruolo genitoriale e la messa a punto di percorsi di support psicologico diretti al superamento del disagio, al recupero della propria autonomia ed al mantenimento del ruolo di genitori.

E' il piano integrato che individua le risorse finanziarie e le modalità di finanziamento dei Centri di Assistenza e mediazione familiare e dei programmi che metteranno in atto. La Regione, inoltre, nella programmazione delle sue politiche abitative dovrà individuare le risorse finanziarie e le modalità di finanziamento per consentire il reperimento di alloggi, come detto anche temporanei per ospitare i genitori separati in condizione di grave difficoltà economica. La proposta di legge originaria aveva per titolo "Misure a sostegno dei padri separati in situazione di difficoltà". Con il lavoro in commissione Salute e Sicurezza Sociale, che l'ha licenziata all'unanimità, si è deciso di estendere le misure di sostegno al genitore, indipendentemente dal sesso, che a causa della separazione si trovi in situazione di disagio.

Al lavoro ha portato il suo contributo la Commissione pari opportunità. In particolare con la nuova stesura i Centri di Mediazione non si limitano ad assistere uno dei due genitori, ma sostengono la coppia in fase di separazione o divorzio per raggiungere un accordo sull'affido congiunto. La versione definitiva, inoltre, perfeziona l'integrazione con la legge regionale 12/2006, relativa ai servizi sociali e alla programmazione distrettuale. Il primo firmatario, Alessio Saso, ha sottolineato quanto sia inusuale che la proposta di un consigliere d'opposizione diventi legge. Ha quindi voluto ringraziare la maggioranza ed in particolare il presidente della commissione Salute
e Sicurezza Sociale, Antonino Miceli, l'assessore alle politiche sociali, Massimiliano Costa ed il Presidente del Consiglio, Giacomo
Ronzitti. «Ronzitti durante un convegno dedicato all'argomento non mi fece mancare il suo sostegno, con uno scritto», ha detto Saso, rimarcando che inizialmente la legge era destinata al sostegno dei padri che sono costretti a lasciare la casa coniugale alla moglie e a versare una parte consistente del loro stipendio, trovandosi spesso in situazione di difficoltà economica e psicologica, tanto da non riuscire più a svolgere il loro ruolo genitoriale.

«Adesso, con le modifiche apportate, la legge va ad aiutare quello dei coniugi che si trova in difficoltà: si mettono in atto accorgimenti per aiutare persone che soffrono. - ha detto - In molti anni sono state riequilibrate le difficoltà femminili, ora è il momento di agire per alleviare quelle maschili e questa legge, rivolgendosi al coniuge in difficoltà, riuscirà nell'intento, con benefici influssi sull'equilibrio psicologico dei figli», ha ribadito. Parole di apprezzamento per la legge sono venute da Cristina Morelli, capogruppo dei Verdi: «questa legge rappresenta un passo avanti per le pari opportunità: i tempi sono cambiati e oggi sono molti gli uomini che si trovano, in caso di separazione, ad essere la parte più debole. E la legge deve aiutare i più deboli, le donne, gli uomini i gay in difficoltà assicurando loro il necessario sostegno». Minella Mosca (Pd) ha ribadito il ruolo avuto dalla commissione Pari opportunità: «Questo testo è diventato di pari opportunità - ha detto - E' una risposta puntuale per le coppie separate».

fonte: papaseparati.org